Felice terra, ove colei dimora,
la qual nelle sue mani il mio cor tiene,
onde a suo arbitrio io sento e male e bene,
e moro mille volte e vivo l’ora.
Or affanni mi dà, or mi ristora:
or letizia, or tristizia all’alma viene;
e così il mio dubbioso cor mantiene
in gaudii, in pianti: or convien viva, or mora.
Ben sopra l’altre terre se’ felice,
poi che duo soli il dì vedi levare,
ma l’un sì chiar, che invidia n’ha il pianeta.
Io veduto ho sei lune ritornare
sanza veder la luce che mi queta,
ma seguirò il mio Sol, come fenice.
la qual nelle sue mani il mio cor tiene,
onde a suo arbitrio io sento e male e bene,
e moro mille volte e vivo l’ora.
Or affanni mi dà, or mi ristora:
or letizia, or tristizia all’alma viene;
e così il mio dubbioso cor mantiene
in gaudii, in pianti: or convien viva, or mora.
Ben sopra l’altre terre se’ felice,
poi che duo soli il dì vedi levare,
ma l’un sì chiar, che invidia n’ha il pianeta.
Io veduto ho sei lune ritornare
sanza veder la luce che mi queta,
ma seguirò il mio Sol, come fenice.
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