Walt Whitman
Divino amante e perfetto Camerata,
tu che attendi contento,
ancora invisibile, ma certo,
sii tu il mio Dio.
Tu, tu, l’Uomo Ideale,
leale, abile, bello, soddisfatto e amoroso,
il corpo integro, lo spirito effuso,
sii tu il mio Dio.
Morte (poichè la Vita ha compiuto il suo turno),
tu che apri la porta e introduci nel celeste palazzo,
sii tu il mio Dio.
Quanto di più possente, quanto di meglio vedo,
immagino o conosco,
(per rompere il nodo stagnante – e te, te liberare, anima mia)
sii tu il mio Dio.
Tutte le grandi idee, le aspirazioni delle razze,
ogni eroismo, ogni azione di estatico entusiasmo,
siate i miei Dei.
Oppure voi, Tempo e Spazio,
forma divina e prodigiosa della terra,
belle forme che vedendo adoro,
lucente orbe del sole o di notturna stella,
siate voi i miei Dei.
Walt Whitman- '«Dei»'

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