Settembre, andiamo. È tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: scendono all’Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti. Han bevuto profondamente ai fonti alpestri, che sapor d’acqua natia rimanga né cuori esuli a conforto, che lungo illuda la lor sete in […]

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Il poeta, o vulgo sciocco, Un pitocco Non è già, che a l’altrui mensa Via con lazzi turpi e matti Porta i piatti Ed il pan ruba in dispensa. E né meno è un perdigiorno Che va intorno Dando il capo ne’ cantoni, E co ‘l naso sempre a l’aria Gli occhi svaria Dietro gli […]

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Qual da gli aridi scogli erma su ‘l mare Genova sta, marmoreo gigante, Tal, surto in bassi dí, su ‘l fluttuante Secolo, ei grande, austero, immoto appare. Da quelli scogli, onde Colombo infante Nuovi pe ‘l mar vedea mondi spuntare, Egli vide nel ciel crepuscolare Co ‘l cuor di Gracco ed il pensier di Dante […]

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Tu parli; e, de la voce a la molle aura lenta cedendo, si abbandona l’anima del tuo parlar su l’onde carezzevoli, e a strane plaghe naviga. Naviga in un tepor di sole occiduo ridente a le cerulee solitudini: tra cielo e mar candidi augelli volano, isole verdi passano, e i templi su le cime ardui […]

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Quella candida mano ch’a mezzo il verno i vaghi fiori accinse, me con leggiadri nodi ancora strinse. Deh! s’un medesmo fato hanno i bei fiori ed io, non bramo di morir se non legato, ma ‘n sí bel petto di morir desio.Torquato Tasso- '«Quella candida mano»' Scopri o riscopri l’autore

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Qual rugiada o qual pianto quai lagrime eran quelle che sparger vidi dal notturno manto e dal candido volto de le stelle? E perché seminò la bianca luna di cristalline stelle un puro nembo e l’erba fresca in grembo? Perché ne l’aria bruna s’udian, quasi dolendo, intorno intorno gir l’aure insino al giorno? Fur segni […]

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Improvvisa ci coglie la sera. Più non sai dove il lago finisca; un murmure soltanto sfiora la nostra vita sotto una pensile terrazza. Siamo tutti sospesi a un tacito evento questa sera entro quel raggio di torpediniera che ci scruta poi gira se ne va.Vittorio Sereni- '«Terrazza»' Scopri o riscopri l’autore

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Ci desteremo sul lago a un’infinita navigazione. Ma ora nell’estate impaziente s’allontana la morte. E pure con labile passo c’incamminiamo su cinerei prati per strade che rasentano l’Eliso. Si muta l’innumerevole riso; è un broncio teso tra l’acqua e le rive nel lagno del vento tra stuoie tintinnanti. Questa misura ha il silenzio stupito a […]

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