Occhi miei belli, mentre ch’i’ vi miro, per dolcezza inefabil ch’io ne sento, vola, come falcon c’ha seco il vento, la memoria da me d’ogni martìro; e tosto che da voi le luci giro, amaricato resto in tal tormento che, s’ebbi mai piacer, non lo ramento: ne va il ricordo col primier sospiro. Non sarei […]

Read More

Vaghe stelle dell’Orsa, io non credea Tornare ancor per uso a contemplarvi Sul paterno giardino scintillanti, E ragionar con voi dalle finestre Di questo albergo ove abitai fanciullo, E delle gioie mie vidi la fine. Quante immagini un tempo, e quante fole Creommi nel pensier l’aspetto vostro E delle luci a voi compagne! allora Che, […]

Read More

Qui su l’arida schiena del formidabil monte sterminator Vesevo, la qual null’altro allegra arbor né fiore, tuoi cespi solitari intorno spargi, odorata ginestra, contenta dei deserti. Anco ti vidi de’ tuoi steli abbellir l’erme contrade che cingon la cittade la qual fu donna de’ mortali un tempo, e del perduto impero par che col grave […]

Read More

Tornami a mente il dí che la battaglia d’amor sentii la prima volta, e dissi: oimè, se quest’è amor, com’ei travaglia! Che gli occhi al suol tuttora intenti e fissi, io mirava colei ch’a questo core primiera il varco ed innocente aprissi. Ahi come mal mi governasti, amore! Perché seco dovea sí dolce affetto recar […]

Read More