Come cieco, con ansia… di Giovanni Raboni
Come cieco, con ansia, contro il temporale e la grandine, una dopo l’altra chiudevo sette finestre. Importava che non sapessi quali. Solo all’alba, tremando, con l’orrenda minuzia di chi si sveglia o muore, capisco che ho strisciato dentro il solito buio, via san Gregorio primo piano. Al di qua dei miei figli, di poter dare […]